Instagram da desktop finalmente possibile con Creator Studio

Instagram da desktop

Instagram da desktop la news che tutti aspettavano!

Instagram da desktop, la notizia che tutti i marketers stavano aspettando, finalmente è diventata realtà!

Fino ad ora era possibile pubblicare su Instagram da desktop solo attraverso applicazioni terze come Buffer, Hootsuite e altre, molto spesso a pagamento per chi usa più account.

Ora attraverso Creator Studio, piattaforma nativa di Facebook, sarà possibile pubblicare su Instagram sia post che IGTV, ma non ancora le storie.

Che cos’è Creator Studio e come collegarlo a Instagram

Creator Studio è la piattaforma di Facebook che permette di programmare, gestire e analizzare i post delle pagine aziendali.

Per collegarlo ad Instagram sarà necessario assicurarsi che l’account sia di tipo aziendale e sia già collegato alla pagina di Facebook. Se non lo fosse si dovranno effettuare questi due passaggi.

A questo punto sarà sufficiente cliccare sull’icona presente su Creator Studio in alto al centro di Instagram e collegare l’account o i vari account.

Come fare per utilizzare Instagram da desktop?

Per utilizzare Instagram da desktop sarà necessario accedere a Creator studio attraverso il proprio account.

Attenzione la funzionalità è in roll out, quindi ancora non disponibile per tutti e alcune funzionalità come adesivi e filtri ancora non sono utilizzabili.

A questo punto si è pronti per pubblicare contenuti su Instagram da desktop!

E’ sempre più chiaro che la politica di Facebook sia quella di unificare i contenuti da pubblicare sulle varie piattaforme ed è auspicabile che presto sarà possibili pubblicare anche Stories e vedere unificate anche tutte le funzioni di Whatsapp. Siamo in attesa di grandi novità!

Come è cambiato e come funziona il nuovo algoritmo di Instagram

come funziona il nuovo algoritmo di Instagram

Da qualche settimana avrete notato che la newsfeed di Instagram è diversa, ciò è dovuto alla modifica dell’algoritmo. Vi sarete chiesti: “come funziona il nuovo algoritmo di Instagram?”

Il team del social gestito da Facebook ha riunito un gruppo di giornalisti per spiegare come funziona il nuovo algoritmo di Instragram

Criteri di classificazione dei feed di Instagram

Instagram funziona sull’apprendimento automatico, o intelligenza artificiale, che si basa sul comportamento passato dell’utente per creare un feed unico per tutti. Anche se segui esattamente gli stessi account di qualcun altro, riceverai un feed personalizzato, in base al modo in cui interagisci con tali account.

Ci sono 3 fattori principali che determinano ciò che vedi nella tua newfeed di Instagram:

  1. Interesse: Instagram ti mostrerà i contenuti in base al tuo comportamento passato, cioè con cosa e chi hai interagito
  2. Recency:  Instagram terrà conto di quanto recentemente è stato pubblicato il post con priorità per i contenuti puntuali rispetto a quelli vecchi di settimane
  3. Relazione:  verrà valutato quanto sei vicino alla persona che lo ha condiviso, con un punteggio più alto per le persone con cui hai interagito molto in passato su Instagram, ad esempio commentando i loro post o taggandoli nelle foto.

Altri fattori che influiscono come funziona il nuovo algoritmo di Instagram

Ci sono anche altri fattori che influiscono su come funziona il nuovo algoritmo di Instagram:

  • Frequency: quanto spesso apri Instagram, esso cercherà di mostrarti i post più interessanti per te dalla tua ultima visita.
  • Following: se segui molte persone, Instagram sceglierà una gamma più ampia di autori in modo che tu possa vedere meno di ogni specifico utente
  • Utilizzo: il tempo che trascorri su Instagram determina se stai visualizzando i post per te più interessanti durante le sessioni brevi o se approfondisci maggiormente  se passi più tempo a navigare.

Altri chiarimenti del team di Instagram

Il team di Instagram ha risposto anche su molte delle domande più comuni e sulle teorie cospirative di come funziona il nuovo algoritmo di Instagram

  • Instagram non sta attualmente valutando l’opzione di tornare indietro per utilizzare il vecchio algoritmo, ma è attento e ascolta che cosa non piace agli utenti del nuovo feed.
  • Instagram non nasconde i post nel feed e potrai vedere tutto ciò che viene pubblicato da tutti quelli che segui se continui a scorrere.
  • Non vengono favoriti i contenuti video rispetto alle immagini, ma i feed delle persone sono ottimizzati in base al tipo di contenuto con cui interagiscono. Se vedi maggiormente video ti verranno proposti più video, se interagisci maggiormente con immagini ti saranno mostrate più immagini.
  • Non vengono favoriti gli utenti che utilizzano le Stories, Live o altre funzioni speciali dell’app.
  • Instagram non classifica gli utenti per la pubblicazione troppo frequente o per altri comportamenti specifici
  • Instagram non favorisce la visibilità agli account personali o agli account aziendali, quindi il passaggio non ti aiuterà.
  • Lo shadowbanning non è una cosa reale e Instagram dice che non nasconde il contenuto dei post per la pubblicazione di troppi hashtag o altre azioni.

Chiaramente a causa dell’aumento continuo di utenti che utilizzano Instagram si sta verificando un problema simile a quello avuto dall’algoritmo di Facebook nel 2015: la concorrenza riduce la portata. Man mano che sempre più utenti e aziende si iscrivono a Instagram e pubblicano più spesso, ma il tempo di navigazione dei feed rimane stabile per utente, il post medio verrà insabbiato e riceverà meno visualizzazioni. Gli utenti si lamenteranno inevitabilmente che Instagram sta cercando di costringerli a comprare annunci, ma è una conseguenza naturale e inevitabile di feed algoritmici.

Cosa fare a questo punto?

Il consiglio per ottenere una maggiore visibilità dei propri post è quello di postare contenuti belli e interessanti, corredati da una descrizione ottima in modo tale dal richiamare l’attenzione dei tuoi seguaci che interagiscano con commenti e like. In questo modo l’algoritmo stabilirà una maggiore affinità tra il tuo profilo e il tuo pubblico e la tua visibilità sarà assicurata.

 

 

Shadowban di Instagram: cos’è e come uscirne.

shadowban di instagram

Se hai un profilo Instagram, privato o aziendale avrai sentito parlare di shadowban di Instagram, ma forse non sai cos’è esattamente, perché avviene e come uscirne.

Se sul tuo profilo Instagram hai notato improvvisamente un calo di interazioni dei post e perdita di follower immotivata e anomala probabilmente sei vittima dello shadowban di Instagram.

Come agisce lo shadowban di Instagram?

Ma come agisce lo shadowban di Instagram? Apparentemente sul tuo account ti sembrerà che tutto si svolga normalmente. Riesci a postare i tuoi contenuti, li vedi, metti i like i commenti, ne ricevi…pochini…! Questa situazione sembrerebbe normale…ma in realtà tu risulti invisibile verso gli utenti che non ti seguono quando viene effettuata una ricerca per hashtag.

Lo shadowban di Instagram agisce quindi in modo subdolo tale da non far accorgere di nulla il profilo malcapitato se non un calo dell’engagement.

Tale penalizzazione pare che colpisca solo i profili business, ma come fare se si sospetta di essere colpiti da shadowban di Instagram?

La prima prova è fare una ricerca da altri profili, non collegati con il nostro, per verificare la visibilità dei nostri post nella sezione dei “contenuti recenti” in base agli hashtag utilizzati. Se il nostro post non appare molto probabilmente si è stati colpiti da shadowban. Un’altra prova e fare il test con lo Shadowban Tester anche se non sembrerebbe eccessivamente attendibile.

Perché avviene lo shadowban?

Ci sono parecchi motivi per cui il tuo profilo Instagram business potrebbe essere stato colpito da shadowban. Essenzialmente Instagram penalizza comportamenti considerati spam come ad esempio l’uso smodato di bot per fare follow/unfollow, il numero di azioni troppo elevato durante una giornata che non devono superare i 150 like e i 60 commenti o in un’ora durante la quale non è possibile seguire e smettere di seguire più di 60 account.

Ci sono poi degli hashtag segnalati  e bloccati da Instagram che se utilizzati sui tuoi post potrebbero portarti all’oscuramento. Anche l’utilizzo continuo degli stessi hashtag potrebbe portare allo shadowban. Si consiglia pertanto di variare periodicamente gli hashtag utilizzati e di controllare sempre che non si faccia uso di hashtag bloccati (puoi trovare la lista degli hashtag bloccati qui…).

Un’altra motivazione di essere incappati nello shadowban di Instagram e quello che il nostro contenuto si stato segnalato da altri utenti come inappropriato o abbia violato i termini di servizio.

Gruppi di Telegram/Facebook/Whatsapp per lo scambio di like/commenti possono portare allo shadowban?

Si tratta di una questione controversa. Tutte le interazioni con i post, like o commenti, che Instagram consideri non autentiche, possono essere possibile causa di shadowban.
In questi gruppi si posta il proprio contenuto pubblicato su Instagram e gli utenti facenti parte del gruppo metteranno il like o il commento come da nostra richiesta, non ricambieremo facendo altrettanto per i post pubblicati da loro.
In questi giorni sta circolando la notizia che Instagram abbia inserito nel link del post una stringa che inizia per “/?utm_…” che servirebbe alla tracciabilità di provenienza del like o del commento. Se l’iterazione proviene esternamente da Instagram, in questo caso un gruppo di Telegram o altro, si potrebbe rischiare lo shadowban. Il problema si dovrebbe risolvere cancellando tutta la parte di stringa dal punto di domanda in poi…, ma non c’è nulla di certo…

Come uscire dallo shadowban?

Se sei stato colpito da shadowban di Istagram non agitarti…ne uscirai…! Come fare?

  • Innanzitutto disattiva tutti i bot e blocca l’utilizzo di software di terze parti che offrono servizi di automazione like, commenti, follow e unfollow.
  • Ricontrolla i tuoi tag e togli tutti quelli che sono bannati o segnalati da Instagram.
  • Fai una pausa di qualche giorno (48 ore dovrebbero essere sufficienti) poi fai un post assicurandoti che segua tutte le regole di Instagram e monitora il suo andamento.
  • Non utilizzare per qualche giorno i Pods, o gruppi di scambio like/commenti di Telegram.
  • Riporta il tuo account di Instagram da business a personale oppure disattiva temporaneamente il tuo account, procedura da effettuarsi solo una volta alla settimana.

Se tutte queste procedure non hanno risolto il problema invia una segnalazione ad Instagram. Probabilmente non ti risponderanno, ma è probabile che prendano in considerazione la tua segnalazione e, dopo opportuni controlli, risolvano il problema.

 

Tutta la verità riguardo l’utilizzo degli hashtag su Instagram

tutta la verità riguardo l'utilizzo degli hashtag

Se utilizzi di frequente i social media e soprattutto Instagram, forse ti sarai chiesto se conosci tutta la verità riguardo l’utilizzo degli hashtag.

Probabilmente pensi di sapere già tutto sull’uso degli hashtag sui social media, ma forse non sai tutta la verità per sfruttare al meglio il loro utilizzo.

In realtà, anche se il loro uso è largamente diffuso, non tutti hanno le idee chiare di come utilizzare gli hashtag in modo corretto.

L’hashtag, il cui simbolo è “cancelletto #” appare per la prima volta su Really Chat, ma il primo a farne un uso importante fu Twitter con lo scopo di indicizzare e favorire la ricerca di contenuti simili.

I grande pubblico è venuto a contatto con l’utilizzo degli hashtag attraverso Instagram e, successivamente, con Facebook.

Spesso, però, queste paroline precedute dal simbolo # non vengono utilizzate nel modo corretto e si pensa che un post su Instagram o Facebook diventi più attraente, virale o di tendenza solo perché sono inseriti hashtag nella frase.

Non è così, gli hashtag non sono una moda, vanno scritti con criterio e con uno scopo ben preciso! Vediamo perché e a cosa servono

Cosa servono gli hashtag

Gli hashtag su qualsiasi social servono a categorizzare il post relativamente ad un argomento, oppure ad una nicchia di mercato se sei un’azienda, sono utili, inoltre, ad aumentare i followers e l’audience del proprio profilo Instagram.

Mi spiego meglio. Se sei un utente privato e vuoi utilizzare hashtag sul tuo profilo Instagram o Facebook devi finalizzarli all’argomento del post. Sostanzialmente devi far in modo che attraverso le parole hashtaggate, altre persone, interessate all’argomento di cui stai parlando, possano individuare il tuo contenuto.

Faccio un esempio banale: sei andato al cinema a vedere Deadpool2 e vuoi creare un post su questo argomento, scriverai:
“sono andato al cinema a vedere Deadpool2, una viaggio fantastico nel mondo dei super eroi! #deadpool2 #film2018 #supereroi #filmsupereroi”
potrai aggiungere di seguito altri hashtag, specifici riguardanti i film con argomento supereroi, il cinema, ecc. Instagram permette di inserire fino a 30 hashtag ma ti consiglio di non esagerare e di non utilizzare parole troppo “inflazionate”. L’ideale sarebbe inserire un numero di hashtag tra 11 e 20.

Se sei un’azienda e vuoi pubblicizzare i tuoi prodotti o i tuoi servizi dovrai utilizzare hashtag che identifichino la tua attività, il tuo marchio, il tuo brand. Crea un hashtag personalizzato, unico e originale, che individui alla perfezione la tua nicchia di mercato, che sia facile da scrivere, ricordare e pronunciare ed inseriscilo in tutti i tuoi post, in questo modo aumenterai la tua brand awarness e gli utenti avranno un modo certo per trovarti e identificarti.

Hashtag peggiori e Hashtag migliori

Ci sono hashtag peggiori e hashtag migliori? La risposta è sì!
Infatti esistono hashtag più popolari che porteranno una probabile maggiore visualizzazione dei tuoi post. Ovviamente se non saranno relativi all’argomento che ti interessa, che stai trattando o inerenti al tuo brand il loro utilizzo ti servirà a ben poco. Forse porteranno traffico e visualizzazioni al tuo contenuto, ma non in linea con il pubblico che vorresti interessare. Meglio quindi utilizzare hashtag meno di tendenza, ma in linea con la tua attività.

Ci sono poi gli hashtag cattivi. Si tratta di hashtag segnalati da Instagram come spam che, se utilizzati, porteranno colpire il tuo account dal tanto temuto shadowban.
E’ sufficiente usarne anche solo uno per compromettere la visibilità dei contenuti pubblicati.
Ecco quali sono:

Lista degli hashtag bannati da Instagram

#adultlife #adulting #alone #asia #astreetphoto #assday #attractive
#babe #beautyblogger #beyonce #bikinibody #boho #boobies #books #booty #brain
#costumes #curvy #curvygirls
#dadylove #date #dating #desk #dedicationstudio #direct #dm #dogsofinstagram
#ebony #eggplant #elevator #easter
#fitnessgirls #fishnets #followforfollow #f4f
#goddess #girlsonly #gloves #graffitiigers
#hairychest #happythanksgiving #hardworkpaysoff #humpday
#ig #instadaily #instalike #instamood #iphonegraphy #italiano
#killingit #kansas #kissing #kindredparents
#l4l #leaves #lingerie #like #likeforlike #lean
#master #meme #models #mustfollow
#nasty #newyears #newyearsday
#overnight
#petite #pornfood #popular #pushups
#skype #snap #snapchat #single #singlelife #stranger #saltwater #shesquats #shower #shit #sallyhansen #sopretty #sunbathing #streetphoto #swole #snowstorm
#tag4like #tanlines #teen #teens #tgif #thebaligroom #thought #thighs #todayimwearing #twerk
#undies
#valentinesday
#woman #womancrushwednesday #women #workflow #wtf

Se temi che il tuo account di Instagram possa essere stato colpito da shadowdown puoi verificarlo attraverso questo test https://shadowban.azurewebsites.net/.

Variare la lista degli hashtag

E’ bene non utilizzare sempre gli stessi hashtag soprattutto se il tuo profilo Instagram è relativo ad una attività commerciale.
Seleziona diversi gruppi di hashtag che siano attinenti alla tua azienda e utilizzali a rotazione. In questo modo targettizzerai pubblici diversi, ma sempre inerenti al tuo brand.

Dove inserire gli hashtag

Esiste una diatriba se sia meglio inserire gli hashtag direttamente nel post oppure nel commento.
A dire il vero non c’è nulla che provi quale sia la strategia migliore.

Il mio consiglio è inserire gli hashtag più importanti e caratterizzanti all’interno del post, staccati dal testo descrittivo di almeno una riga per una migliore estetica, visualizzazione più immediata e ordinata. Potrai aggiungere altri hashtag a gruppi di 6/10 nei commenti sottostanti, ma senza esagerare.

Tieni sempre presente che il focus deve essere sul post e sulla foto, non sugli hashtag che sono solo lo strumento per farti trovare.